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Quando la cabina fa acqua

Sempre più, oggigiorno, le postazioni di lavoro e le attrezzature impiegate nello svolgimento delle diverse mansioni sono soggette a continue migliorie. E non solo per lavori prettamente manuali. Ricordiamo ad esempio che per un funzionario commerciale, che deve macinare chilometri, le macchine fornite dall’azienda sono sempre più confortevoli (volante riscaldato, sedili che fanno i massaggi…) o che la sedia destinata al videoterminalista deve essere sempre più ergonomica.

Perché questa premessa?
Perché pare che tutto questo, quando si parla del luogo e dei mezzi di lavoro del verniciatore, non sia mai stato preso in particolare considerazione.
Prendiamo ad esempio la cabina di verniciatura, dove il nostro operatore a volte passa otto ore della sua giornata. L’attuale tendenza (da parte di alcuni costruttori!) è di considerare la cabina come quattro pareti di lamiera con una parete filtrante, un ventilatore e due lampade.
Invece sarebbe così importante che i costruttori facessero cultura e proponessero tutto ciò che una cabina dovrebbe avere!
Perché non consigliare il probabile acquirente che vernicia in linea di prevedere una cabina pressurizzata che garantirebbe la salubrità dell’operatore e la qualità della verniciatura dei manufatti?

Proviamo quindi ad elencare quali caratteristiche dovrebbe possedere una cabina:

  • innanzi tutto, se è con aspirazione a secco, il ventilatore dovrebbe essere corredato da inverter, per garantire una costanza di velocità dell’aria ai diversi valori di intasamento del filtro ed un risparmio di energia;
  • un manometro digitale che, con scala cromatica, indichi l’intasamento dei filtri;
  • un termometro ed un igrometro, ricordando che per l’applicazione di molti prodotti la temperatura e l’umidità relativa dell’aria nella cabina di spruzzo sono elementi importanti;
  • l’illuminamento della postazione di verniciatura che, per una buona verniciatura e per una riduzione degli scarti, è assolutamente determinante;
  • le pareti dovrebbero essere protette da eventuali spruzzi di vernice con apposite pellicole facilmente sostituibili.

Una cabina di verniciatura a volte dura anche vent’anni (mentre un’automobile, vista come mezzo di lavoro, si cambia dopo solo 7/8 anni): andrebbe quindi fatto uno sforzo particolare affinché questo “luogo di lavoro” aiuti il verniciatore a svolgere la propria mansione nel miglior modo possibile.

Molte volte invece, quando si visitano reparti di verniciatura, ci si accorge che per tutte le caratteristiche sopra elencate, la cabina di verniciatura…fa acqua!

Salvatore Rampinelli

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