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La verniciatura con prodotti contenenti isocianati (Parte 1)

Il testo che segue è una traduzione di alcuni estratti presi dalla Guida tecnica “Isocyanate paint spraying ” pubblicata nel 2014 dalla HSE (Health & Safety Executive) britannica.

Questa guida è destinata alle carrozzerie in cui si effettua la verniciatura con prodotti contenenti isocianati, sia all’interno di cabine a spruzzo che (e soprattutto) nei meno sofisticati “locali verniciatura”.
Gli isocianati sono normalmente contenuti negli indurenti, anche in quelli all’acqua.
Il principale rischio associato all’esposizione da isocianati è l’asma. Attualmente, l’unico metodo per testare l’esposizione da isocianati è il test delle urine. La cura migliore è la prevenzione, la quale prevede: l’uso di cabine a spruzzo e locali verniciatura adeguatamente progettati e mantenuti; l’uso di appropriati dispositivi di protezione individuale; il rispetto delle corrette procedure operative.
I vapori di isocianato sono invisibili alla luce normale e si diffondono rapidamente nell’ambiente durante le operazioni di verniciatura; tuttavia, con l’ausilio di una speciale illuminazione possono essere resi evidenti (Figure 1 e 2). I vapori possono essere presenti nell’ambiente di lavoro anche durante la fase di essiccazione della vernice e durante le operazioni di pulizia delle pistole (se condotta in modo inappropriato).

verniciatura con prodotti contenenti isocianati

Il controllo dell’esposizione

La quasi totalità delle operazioni di verniciatura devono essere effettuate in una cabina o in un locale chiusi e adeguatamente ventilati. Affinché i vapori non si diffondano all’esterno, occorre fare in modo che la cabina lavori in leggera depressione.
Le operazioni di pulizia delle pistole vanno effettuate all’interno della cabina con la ventilazione in funzione.

Dispositivi di protezione respiratoria

Il personale che ha accesso alla cabina durante la presenza dei vapori di isocianato deve indossare un adeguato dispositivo di protezione (per quanto possibile, alimentato ad aria); la visiera non dovrebbe mai essere alzata, sia durante la verniciatura che durante il periodo di decontaminazione della cabina.

Progettazione

Quanto più è efficiente il sistema di captazione ed aspirazione della cabina o del locale verniciatura, tanto minore sarà la concentrazione di isocianati presenti ed il conseguente pericolo di esposizione.
Generalmente, le cabine sono più efficienti rispetto ai locali.
La configurazione più comune per le cabine a spruzzo è la cosiddetta cabina “a flusso verticale”: l’aria entra da una ampia zona del tetto della cabina e viene estratta attraverso una grata posizionata sul pavimento della stessa. La funzione della cabina è quella di diluire ed estrarre i vapori e l’overspray che si generano durante la verniciatura. Tipicamente le cabine a spruzzo sono dotate di due ventilatori (uno in mandata e uno di estrazione), di dispositivi di filtrazione sia in ingresso che in uscita, di un pannello di controllo. La condizione di “leggera depressione” all’interno della cabina è ottenuta facendo sì che il ventilatore di estrazione asporti una quantità d’aria leggermente superiore a quella fornita dal ventilatore di mandata.
I locali verniciatura, al contrario, sono di solito meno sofisticati: è presente solo il ventilatore di estrazione, che asporta l’aria tramite una bocca di aspirazione posizionata in una delle pareti laterali; l’aria entra da aperture laterali o dalle fessure presenti; non sempre sono presenti dispositivi di filtrazione (soprattutto in entrata).
Normalmente, l’aria estratta dai locali verniciatura è insufficiente per garantire una adeguata e rapida diluizione dei vapori e dell’overspray: in questi casi, l’esposizione ad isocianati è decisamente maggiore.

[continua]

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