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La verniciatura elettrostatica

La verniciatura elettrostatica si basa sul principio che “cariche elettriche di segno opposto si attraggono, mentre quelle di segno uguale si respingono”.
Se particelle di vernice atomizzate in finissime goccioline vengono caricate per contatto o per induzione da elettrodi con cariche elettriche negative, queste vengono attratte da qualunque oggetto che possiede una carica positiva, nel caso più ricorrente a potenziale di terra.
Per poter caricare le particelle di vernice, bisogna disporre di un generatore elettrostatico capace di erogare una tensione dell’ordine di 60 – 100 KV.
Il percorso delle particelle di prodotto verniciante viene influenzato dalla risultante delle forze meccaniche ed elettriche, dando origine all’effetto avvolgente che permette di ricoprire in parte anche le zone non in vista del manufatto.
Il risparmio di prodotto verniciante, tenendo conto della ridotta dispersione del prodotto, può essere stimato fra il 30% ed il 70% rispetto alla spruzzatura pneumatica.

Diversi sono i sistemi per l’atomizzazione dei prodotti vernicianti nelle apparecchiature elettrostatiche:

  • Atomizzazione per solo effetto del campo elettrostatico; è il caso della verniciatura elettrostatica a “lama”, dove il prodotto verniciante che viene fatto circolare fra due lame, caricato elettrostaticamente, viene attratto solo in presenza del pezzo, che è posto su un trasportatore a potenziale di terra.
    Tale applicazione è mirata per particolari manufatti ed è solo automatica.
  • Atomizzazione meccanica; nelle apparecchiature a campana rotante e a dischi a bassa ed alta velocità. In questo caso il prodotto caricato con una tensione negativa fino a 100KV viene inviato ad una campana, munita di piccolissimi fori su tutta la circonferenza, che ruota ad una velocità fino a 50.000 giri / min.
    Il prodotto caricato viene suddiviso in piccolissime goccioline, che vengono attratte dai particolari da verniciare, posti su trasportatori o su bracci di robots.
  • Atomizzazione pneumatica; in tali apparecchiature l’aria di atomizzazione riduce il diametro delle particelle di vernice che, caricate elettrostaticamente, si depositano sui manufatti da verniciare.
    Tali apparecchiature possono essere sia manuali che automatiche.
  • Atomizzazione idraulica; in pistole manuali o automatiche, che sfrutta il principio della spruzzatura “airless”, dove il prodotto viene inviato all’ugello della pistola ad alta pressione e caricato elettrostaticamente.
    Tale sistema permette una resa di trasferimento del prodotto maggiore anche del 75%. Il sistema permette di ottenere risultati ancora migliori, se si provvede a riscaldare il prodotto verniciante mediante una temperatura dell’ordine di 80°C, mantenendolo a temperatura costante per mezzo di un ricircolo continuo del prodotto stesso.

L’applicazione di vernici con il sistema elettrostatico rientra nella classificazione dei sistemi a basso impatto ambientale, che sono incoraggiati dalle autorità preposte alla tutela dell’ambiente.

In sintesi, i vantaggi che si ottengono utilizzando un sistema elettrostatico possono essere così riassunti:

  • risparmio di prodotto verniciante
  • maggior produttività
  • minori emissioni di SOV in atmosfera
  • minor manutenzione delle cabine di verniciatura
  • maggior salubrità per l’operatore

Salvatore Rampinelli

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