Fino a non molti anni fa, l’incidenza di questi costi in un reparto di verniciatura aveva un valore assai limitato, ma con il lievitare dei costi energetici in generale, è indispensabile che essi vengano presi in seria considerazione. L’impatto di questa nuova realtà coinvolge tutte le tecnologie, nell’ottica di contenerne al massimo i costi energetici.
In ogni caso, comunque, la prima fase da attuare per poter ridurre gli sprechi e ridurre in generale i consumi energetici, è quella di una corretta mappatura dei punti di consumi.
Nei processi di verniciatura vengono individuati sia consumi di natura termica, che di natura elettrica che possono essere, in linea di massima, così schematizzati:
- Energia termica: riscaldamento dei bagni di pretrattamento (sgrassaggio, fosfatazione….), riscaldamento zone asciugatura, riscaldamento aria forno essiccazione, condizionamento aria cabine di applicazione;
- Energia elettrica: gruppo traino convogliatore, ventilatori per cabine e per movimento aria nel forno, pompe per tunnel di pretrattamento, pompe ricircolo acqua nelle cabine di verniciatura, compressori per l’aria, apparecchiature di applicazione.
Nella determinazione dei costi, dobbiamo ricordare che alcuni punti dell’impianto hanno un consumo diverso dai tempi di esercizio: un esempio è dato dai bagni riscaldati del tunnel di pretrattamento, e dai forni di asciugatura e polimerizzazione, che vengono attivati prima dell’avvio del processo produttivo.
È comunque opportuno ottenere un costo energetico orario per ore di esercizio impianto. Si può giungere a tale risultato mediante la misura diretta dei punti interessati per tempi definiti, ottenendo in tal modo una valutazione attendibile.
Tale misura ci permette inoltre di valutare gli scostamenti dai consumi normalizzati, ed evidenzia l’efficienza dell’impianto dal punto di vista energetico.