Questo testo è stato liberamente tratto da: “DOHS Fact Sheet on HVAC Duct Cleaning – National Institute of Health – Office of Research Services – Division of Occupational Health and Safety (DOHS) – Technical Assistance Branch”.
I riferimenti normativi sono relativi alla legislazione americana, ma la sostanza di quanto contenuto nel testo resta valida anche per i lettori italiani.
Alcuni semplici strumenti per la pulizia di condotti domestici sono disponibili a questa pagina.
Come prevenire la contaminazione dei condotti
La prevenzione della contaminazione dei condotti nei sistemi HVAC (ventilazione e condizionamento aria per ambienti) è la chiave per ridurre indesiderate problematiche. Seguendo le seguenti raccomandazioni si potranno evitare successivi costi di pulizia:
- 1) effettuare la manutenzione preventiva dei sistemi HVAC, rispettando la programmazione consigliata dal produttore per la sostituzione dei filtri, la pulizia degli scambiatori di calore e delle altre componenti.
- 2) In caso di ristrutturazione degli edifici, sigillare i condotti per evitare che la polvere e lo sporco dei lavori in corso entrino nel sistema HVAC.
- 3) Mantenere un buon livello di pulizia negli ambienti occupati.
- 4) Assicurarsi che le prese di aria ambiente siano lontane da sorgenti inquinanti.
- 5) Prendere in considerazione una regolare ispezione interna dei condotti. Lo standard “Analisi, pulizia e riparazione dei sistemi HVAC – ACR 2013” del NADCA (Associazione nazionale dei pulitori di condotti), raccomanda l’ispezione ad intervalli regolari dei condotti, in funzione della destinazione d’uso degli edifici.
- 6) I condotti nuovi, contengono frequentemente oli e sporco, in quanto residui della loro lavorazione. Prima di essere allacciati al sistema di ventilazione, andrebbero ispezionati ed eventualmente puliti.
Quando è necessario effettuare la pulizia dei condotti
Sebbene non sia possibile definire in maniera univoca quale sia la frequenza corretta per la pulizia dei condotti – variando essa di caso in caso – l’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente (EPA) e l’Associazione degli Igienisti Industriali concordano che la pulizia dei condotti (o, in taluni casi, la loro sostituzione) sia appropriata nelle seguenti circostanze:
- 1) danni permanenti e persistenti dovuti all’acqua;
- 2) presenza di fanghi o di crescite batteriche osservabili;
- 3) concrezioni di sporco che riduco la superficie di passaggio e di conseguenza il flusso d’aria;
- 4) presenza di polvere che fuoriesce dalle bocchette di diffusione dell’aria;
- 5) odori molesti provenienti dai condotti o dalle componenti del sistema HVAC.
Come proteggere gli occupanti dell’edificio durante le operazioni di pulizia dei condotti
Se la pulizia dei condotti risulta essere la migliore opzione:
- 1) assumere una impresa di pulizia che sia membro riconosciuto dell’NDCA o che rispetti procedure ben documentate.
- 2) Proteggere gli occupanti dell’edificio durante e dopo la pulizia dei condotti:
- 3) posizionare un filtro davanti alle griglie di aspirazione e di mandata dell’aria per catturare la polvere quando il sistema HVAC viene rimesso in servizio dopo la pulizia;
- 4) effettuare la pulizia dei condotti quando nell’edificio non sono presenti persone, tipicamente durante la notte o il fine settimana;
- 5) usare barriere di contenimento e apposite apparecchiature di ventilazione, come le “negative-air machines” (apparecchiature che creando una depressione, aspirano l’aria contaminata, la filtrano mediante scrubber e la reimmettono in ambiente depurata) dotate di Filtri a alta efficienza;
- 6) evitare l’uso di battericidi e sigillanti. Anche i biocidi ammessi dall’EPA possono provocare problemi di salute, quali ad esempio irritazioni a occhi, pelle e vie respiratorie;
- 7) è raccomandata la sostituzione dei condotti con isolamento in fibra di vetro, se umidi o con presenza di muffa.
Prima di assumere un’azienda di pulizia, assicurarsi di poter rispondere ‘Sì’ a tutte le seguenti domande:
– Nelle condutture sono presenti contaminanti noti visibili o invisibili?
– È stata confermata la quantità e la tipologia dei contaminanti, sulla base di misurazioni e osservazioni?
– I contaminanti (o i loro sottoprodotti) sono in grado di penetrare all’interno degli ambienti occupati dell’edificio?
– Sono state identificate e controllate le sorgenti dei contaminanti?
– La pulizia dei condotti è in grado di rimuovere efficacemente, disattivare o neutralizzare i contaminanti?
– Sono state prese in considerazione altre soluzioni, quali ad esempio la rimozione dei condotti contaminati?
– La pulizia dei condotti è l’unica o la più efficace tra le soluzioni?
In ogni caso, la pulizia dei condotti dovrebbe essere effettuata solo dopo che le sorgenti dei contaminanti sono state identificate e controllate.
In caso contrario, il problema non sarà risolto. Ad esempio, la sorgente dell’umidità che provoca una presenza di muffa all’interno di un condotto, deve essere identificata e controllata, altrimenti la pulizia risulterà essere solo una soluzione temporanea.
E’ importante ricordare che:
- 1) La pulizia dei condotti dovrebbe essere effettuata quando risulta essere l’opzione più efficace.
- 2) La pulizia dei condotti dovrebbe essere effettuata dopo una approfondita valutazione del sistema e dopo che le sorgenti dei contaminanti sono state individuate e controllate.
- 3) E’ importante impedire che la polvere, l’acqua e altri contaminanti possano entrare nei condotti, effettuando una ordinaria manutenzione programmata, una accurata pulizia degli ambienti e assicurando un opportuno posizionamento delle griglie di aspirazione.