In un impianto di verniciatura spesso i parametri di controllo del processo vengono riuniti in un unico pannello, dove sono rappresentati da indicazioni di tipo digitale sul display (es: temperatura forni, velocità del trasportatore, ecc.).
Questi parametri vengono letti, per poter valutare la funzionalità del processo nelle varie fasi, da cui si comprende l’importanza di una corretta decifrazione dell’informazione.
Su questo tema, mi sembra utile proporre una riflessione: perché non applicare anche alle procedure di controllo il criterio dell’ergonomia, che normalmente si applica a qualsiasi strumento di lavoro?
Col termine ergonomia, in questo specifico ambito, mi riferisco ad un adattamento dello strumento di controllo alle caratteristiche di percezione del responsabile del processo/manutentore, che favorisca e ottimizzi la comunicazione tra strumento e rilevatore.
Noi tutti sappiamo che l’elaborazione è leggermente superiore alla percezione, e quindi il tempo che impieghiamo a leggere un dato, sotto forma di cifra, sarà sicuramente superiore a quello impiegato per percepire ad esempio un segnale cromatico.
Se noi attribuissimo al numero indicato sul display un colore come di seguito:
- verde = ok
- arancione = attenzione
- rosso = superamento della soglia di allarme
la rilevazione del dato sarebbe molto più immediata, in quanto il dato, prima ancora di essere letto, verrebbe percepito. Inoltre, in questo modo, sarebbe possibile visualizzare l’informazione anche da una maggiore distanza, senza necessariamente avvicinarsi al display.
Una dimostrazione pratica di quanto detto è data dal nuovo manometro, Wylmco Opticus, che applica esattamente questo principio, mediante una visualizzazione a barra luminosa cromatica (verde/arancio/rossa) e un allarme visivo programmabile.
Un buon esempio di perfetto connubio tra analogico e digitale!