[Salta al contenuto]
Filtri per Verniciatura, Filtri UTA e strumenti per trattamento Aria

Variabili degli scarti di verniciatura

Nell’esame dei costi del processo di verniciatura non bisognerebbe mai trascurare l’incidenza dei costi generati dagli scarti. Il peggior errore che si possa fare è quello di nascondersi dietro la convinzione che nella propria azienda non si producano scarti di verniciatura.

I Giapponesi, nell’affrontare questo problema, sono i più saggi e insegnano non a nascondere gli scarti, bensì ad evidenziarli. Solo così, quantificandoli, ci si può porre l’obiettivo di ridurli in modo continuativo avvicinandoli allo zero.
Entrando nello specifico, i verniciatori conto terzi spesso non tengono nella dovuta considerazione i costi degli scarti di lavorazione che invece, in virtù della molteplicità dei sistemi applicativi utilizzati, della numerosità dei prodotti impiegati, e spesso del numero limitato di pezzi prodotti, sono notevoli.

Gli scarti sono sempre dovuti ad una molteplicità di fattori, di cui i più frequenti possono essere:

  • scarsa portata d’aria;
  • presenza di ricircolo d’aria non filtrata durante nella zona di applicazione;
  • cattivo funzionamento degli apparecchi di applicazione o controllo;
  • non corretta gestione dei prodotti vernicianti;
  • prodotti utilizzati di non costante qualità;
  • mancanza di pianificazione del lavoro di verniciatura;
  • operatori non sufficientemente informati, addestrati, formati.

Fattori che aumentano gli scarti:

  • l’aumento dei mix dei manufatti;
  • l’aumento del numero dei colori;
  • il turnover dei fornitori;
  • il turnover del personale;
  • il non controllo dei parametri di applicazione e delle condizioni ambientali;
  • il non controllo numerico degli scarti.

Fattori che diminuiscono gli scarti:

  • controllo efficienza apparecchiature e impianti;
  • un controllo severo degli scarti;
  • un personale motivato a ridurli;
  • un’analisi dei motivi degli scarti con conseguente rimozione delle cause.

Salvatore Rampinelli